Concerto di Natale 2021

Visto il peggioramento della situazione epidemiologica pensiamo sia meglio essere prudenti. Per questa ragione il concerto in programma lunedì 20 dicembre presso il Circolo Albinetano è annullato.

 

 

Scuola di Musica Risonanze vi invita al Concerto di Natale 2021 per ascoltare l’orchestra nel “Concerto grosso fatto per la notte di Natale” di Arcangelo Corelli. Il primo appuntamento è nella chiesa di San Marco Evangelista a Canali per Venerdì 17 dicembre alle ore 18:30. Il secondo concerto si terrà invece lunedì 20 dicembre alle ore 18:30 nella sala del Circolo Albinetano presso Albinea in via Caduti per la Libertà n.10. L’accesso sarà consentito solo con green pass rafforzato (attestazione di avvenuta vaccinazione o guarigione da Covid) e mascherina. Vi ricordiamo che è obbligatoria la prenotazione entro mercoledì 15 dicembre.

Arcangelo Corelli

Andiamo a conoscere meglio il compositore Arcangelo Corelli, che viene considerato non solo una delle più grandi personalità creative del barocco ma anche uno dei sommi maestri della tradizione occidentale. Corelli compose il Concerto grosso op. 6 n. 8 alla fine del secolo XVII, venne infatti eseguito nella notte di Natale del 1690 alla presenza del pontefice.

CorelliLa vita di Corelli si svolse fra tre luoghi principali: Fusignano, Bologna e infine Roma. La famiglia Corelli ebbe certamente un ruolo di rilievo nella storia di Fusignano, che si trova a sette chilometri da Lugo, perchè rappresentò una delle due famiglie nobili principali di questo paese della Romagna. Arcangelo nacque il 17 febbraio 1653, ultimo di cinque figli. Il mestiere di musicista non era considerato dignitoso per le classi abbienti (il musicista professionista era considerato pari al rango dei cuochi o dei coppieri, bisognerà attendere il Romanticismo perchè la situazione cambi), tuttavia una moderata formazione musicale era una lodevole occupazione intellettuale. La scelta musicale di Corelli fu dunque dettata da vera e propria vocazione, mancava infatti nella sua famiglia una qualsiasi tradizione musicale.

A Bologna Corelli iniziò lo studio del violino con il maestro Giovanni Benvenuti e con il maestro Leonardo Brugnoli. L’anno di arrivo a Bologna fu presumibilmente il 1669. L’istituzione più importante della Bologna musicale di metà Seicento era la Cappella Musicale della Basilica di San Petronio. Diretta da musicisti di alta qualità, la cappella era composta da professionisti provenienti da diverse regioni italiane, ed era quindi aperta alla proficua combinazione di vari influssi culturali. Corelli avrebbe messo a frutto quanto aveva sentito a Bologna. Uno dei segni distintivi della scuola musicale bolognese era il largo impiego della tromba, sia nelle compagini vocali-strumentali sacre, sia in composizioni puramente strumentali. Corelli ebbe modo di conoscere personalmente i maestri bolognesi del tempo: Colonna e Vitali. Nel periodo bolognese Corelli si concentrò sullo studio del violino, la qualifica di compositore quindi era ancora un titolo più che altro onorifico, ma apprense anche come comporre musiche per il proprio strumento. Almeno fino all’Ottocento, la figura del compositore eorchestra classica quella dello strumentista non si trovavano su versanti lontani come succede in età contemporanea.

Il successivo spostamento a Roma fu nel 1674. Qui si esplicitò l’influenza compositiva dei maestri della scuola bolognese. A Roma Corelli iniziò come violinista nella lista dei pagamenti a San Luigi dei Francesi. Dal 1682 al 1709 fu a capo dell’orchestra, affrontò lo studio della composizione con il Maestro Matteo Simonelli. Nel contrappunto appreso da Simonelli ci fu sicuramente una base di osservanza delle regole tradizionali ma anche un gusto musicale proprio della Roma del secondo Seicento: influenza dello stile concertato (voci e strumenti), un più disinvolto utilizzo delle dissonanze, una diversa e più accentuata visione verticale ed armonica su cui si sposta il linguaggio musicale.

L’uso di orchestre numerose fondate sugli archi, di cui si trova notizia dal 1687 in una stampa di Vincenzo Mariotti, fu una tappa decisiva nel processo che dai gruppi strumentali del primo Seicento portò al passaggio all’orchestra del classicismo. Corelli fu sicuramente una figura fondamentale in questo cambiamento.

Nel 1679 Corelli iniziò a lavorare per Cristina di Svezia: dal suo circolo di artisti, letterati e musicisti nacque nel 1690 l’Accademia dell’Arcadia. Corelli vi sarà ammesso nel 1706. La fama di Corelli si consolidò sempre più fino ad essere considerato il più grande compositore del mondo di musica strumentale. Corelli morì a Roma l’8 gennaio 1713.