Concerto di beneficenza sabato 8 giugno

Il Coro Risonanze e l’Orchestra O.S.A.R.E. (Orchestra Sinfonica Amatoriale Reggio Emilia) vi invitano sabato 8 giugno alle ore 21 presso la chiesa di Sant’Agostino per un concerto di beneficenza.

All for Colegial

Il concerto è promosso dall’Associazione Donne Medico Sezione di Reggio Emilia ed il ricavato sarà devoluto al progetto “All for Colegial” di Casa Betania Da Paz per il sostegno degli studi universitari in Medicina e Chirurgia di ragazzi in condizioni di povertà.

Programma della serata

La prima parte del concerto sarà dedicata a Vivaldi e a Biber. Ascolteremo il concerto per archi di Vivaldi RV 128 in re minore, la Battalia di Biber ed il concerto di Vivaldi RV 565 per due violini, violoncello, archi e continuo.

Nella seconda parte della serata l’orchestra accompagnerà il Coro Risonanze con musiche di Jenkins, Bach, Mozart, Piovani.

Adiemus, brano scritto da Karl Jenkins nel 1955, è un brano composto con un mix di melodie in stile tribale africano e celtico. L’idea di Jenkins era di creare una canzone moderna utilizzando forme classiche. Le parti vocali sono state utilizzate come strumento e senza trasmettere un messaggio specifico. Orchestra O.S.A.R.E. eseguirà anche Palladio, un altro brano di Jenkins, composizione in stile neoclassico a partire dal titolo, con due violini concertanti, si rifà alla tradizione corelliana del concerto grosso.

Battalia di Biber

Una particolare attenzione è da dedicare alla Battalia di Biber. Nato nel 1644 a Wartenberg, Heinrich Ignaz Franz Biber compone questo brano nel 1673 ed introduce dissonanze e tecniche strumentali insolite per il suo tempo. L’opera è un insieme di movimenti descrittivi delle parti che caratterizzano la battaglia (presumibilmente la Guerra dei Trent’anni).

Nel primo movimento si fa riferimento al raduno delle truppe. Nel secondo movimento Biber rende la differente provenienza delle truppe con una sovrapposizione di canti popolari che produce armonie dissonanti. Nel terzo movimento è rappresentato il nervosismo e l’impazienza che caratterizzano l’imminente avvicinarsi della battaglia. Nella marcia Biber utilizza una tecnica non convenzionale per trasformare il contrabbasso in rullante: l’esecutore deve infatti intrecciare un pezzo di carta fra le corde dello strumento. Questa marcia è scritta per violino e contrabbasso preparato e rappresenta il comandante che sta organizzando le truppe per l’attacco. Nei due episodi successivi si esprime il coraggio e il timore dei soldati prima dell’inizio della battaglia vera e propria, anche attraverso un’aria di preghiera. Siamo alla battaglia vera e propria: linee nervose ai violini e spari ai bassi (slap di pizzicati rendono lo sparo dei moschetti). Il brano termina con il lamento dei feriti e la conclusione tragica della battaglia.

 

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